STORIE DISEGNATE

Descrizione

Si tratta di una serie di disegni in sequenza, che il bambino attua dopo aver ascoltato la narrazione di una storia. Ogni giorno viene raccontata una piccola parte della storia e alla fine del racconto il bambino subito si mette all'opera per raffigurare in un disegno le immagini più significative che lo hanno colpito. Pur essendo l'adulto che suggerisce ai bambini il "titolo" del disegno, avverrà che non tutti i bambini sceglieranno esattamente lo stesso soggetto, perchè di un medesimo racconto si possono mettere in evidenza, attraverso le immagini, tanti diversi particolari.

Talora la narrazione è intercalata da un canto, inerente all'argomento del testo. Tale canto fa parte integrante della storia e rende più completa la partecipazione del bambino alla vicenda ascoltata. Attraverso il canto infatti, come del resto attraverso la rielaborazione personale nel disegno, il bambino è portato a sentirsi, in certo modo, protagonista lui stesso del racconto.

Alla fine del lavoro ne risulterà una serie successiva di quadri (che può variare da un numero minimo di quattro, a un massimo di otto o dieci) che sintetizzano le parti più importanti della storia.

Possibilmente la serie di quadri viene appesa alla parete, in modo da permettere di apprezzare l'intero lavoro, che ha senso proprio in quanto è completo, e non tanto per i singoli disegni che lo compongono.

I testi delle storie sono presi da fiabe classiche, o da storie bibliche dell'antico e del nuovo testamento, o da altre fonti della mitologia, ecc. Alcuni sono tratti interamente da libri già stampati, altri sono adattati o composti dall'adulto.

I soggetti dei disegni vengono stabiliti dall'adulto prima dell'inizio del lavoro. Occorre cioè suddividere mentalmente l'intera storia in un certo numero di episodi che costituiscono i soggetti da raffigurare nei singoli quadri. Si può poi dare un breve "titolo" a ciascun episodio, per avere l'elenco completo di tutti i soggetti dei quadri prima di iniziare a raccontare la storia.

Materiale

Testo scritto.
Fogli bianchi da disegno di carta ruvida, di 30x20 cm circa, oppure:
Fogli colorati di cartoncino leggero, di 50x30 cm circa.
Pastelli a cera.

Stile dei disegni

Lo stile dei disegni qui allegati appare molto unitario: esso è di ispirazione pedagogica steineriana (si pronuncia: staineriana). È cioè simile allo stile con cui si insegna a disegnare nelle scuole che si ispirano agli insegnamenti di Rudolf Steiner.

Il bambino, fin da piccolo, viene abituato ad usare pastelli a cera piuttosto larghi e grossi, che gli consentono di stendere i colori e di appassionarsi ad essi, prima ancora di riuscire a disegnare delle forme precise. Poi, quando è più grande, viene abituato a colorare direttamente tutte le immagini che disegna, senza partire prima dal contorno di ciò che vuole rappresentare, per riempirlo successivamente di colore. Il risultato è uno stile ab­ bastanza particolare, fortemente cromatico, la cui caratteristica principale è il fatto che il foglio risulta sempre interamente ricoperto di colori.

Seguono le immagini di alcune Storie disegnate e i loro libretti per la stampa.

Lina Schwarz

Tra sera e mattina (1981)
La bella Primavera e Primo Sole (1979)
La bella Primavera e Primo Sole (1981)

Giannina Noseda

Cecco e Bigia (1976)
Il dono dei nani (1976)
I sette corvi (1978)
La pioggia di stelle (1978)
Il gigante egoista (1981)

Storie del Natale

La Storia di Natale (1978-81)
La Storia dei Re Magi (1977)

Storie bibliche

Il Figliol prodigo (1976)
Storia di Giona (1978)
Storia di Davide (1978)
Storia di Mosè (1978-81)
Storia di Giuseppe (1978-81)