Giannina Noseda - Il dono dei nani

Personaggi
il Narratore
Bruno
Bianca
i nani
le pecore
le ochette
gli Angeli

(il narratore, in un angolo della scena, racconta)

Narratore
C'era una volta una povera famiglia di contadini; babbo e mamma lavoravano i campi e i figlioli badavano alle bestie; Bruno conduceva al pascolo le pecore e Bianca, guidava le oche alla pastura. II babbo aveva promesso che al momento di vendere la lana e la piuma avrebbe portato dal mercato un bel regalo per i due bambini; Bruno e Bianca aspettavano con impazienza quel regalo e intanto facevano coscienziosamente il loro lavoro. Ma un giorno...

Bruno
(entra con musica guidando le pecore)
Oggi le pecorelle erano inquiete,
forse avevano caldo, forse sete;
è molto tempo ormai che camminiamo
e quasi non capisco dove siamo.
Dei grandi abeti, un limpido ruscello,
un ammasso di rocce, un ponticello ...
Per riposarmi, qui starò da re;
anche per voi va bene?

le pecore
Beeh, beeh, beeh!

Bruno
L'erba è tenera e fresca, l'acqua c'è.
Vi piace questo posto?

le pecore
Beeh, beeh, beeh!



Narratore
Le pecore si misero a brucare e Bruno si accomodò ai piedi di un abete per riposare; senza accorgersene si addormentò, ma ben presto alcune voci lo destarono.

i nani
(entrando)
Pim pum, pim pam!
Noi del bosco i nani siam;
proteggiamo le sementi,
raccogliam gemme lucenti,
pim pum, pim pam,
tutto il giorno lavoriam!

nano: Guardate! Un gregge qui nel nostro prato!
nano: E da che parte mai sarà sbucato?
nano: Son pecore venute da lontano...
nano: Non facciamo rumore, parla piano.
nano: Hanno proprio una splendida pelliccia!
nano: È tutta lana pura, bianca e riccia.
nano: Io, se potessi averne un bel sacchetto,
farei un materasso pel mio letto.

nano: Io dormo sulla paglia che è pungente.
nano: Ed io sul fieno dormo malamente.
10° nano: Ma di lana, purtroppo, non ne abbiamo.
11° nano: Si sveglia il pastorello, via, scappiamo!

(i nani escono)

Bruno
Ho visto i nani, proprio intorno a me.
Ho dormito? Ho sognato?

le pecore
Beeh, beeh, beeh!

(via tutti)

Narratore
Appena a casa, Bruno raccontò in gran segreto la sua avventura alla sorellina, ma Bianca gli disse che doveva proprio aver sognato. Però, qualche giorno dopo...



Bianca
(entra con musica, guidando le oche)
Oggi le mie ochette hanno voluto
uscire dal sentiero conosciuto;
è molto tempo ormai che camminiamo
e quasi non capisco dove siamo.
Uno stagno dall'acqua trasparente,
un praticello, un salice piangente ...
Per riposare ci fermiamo qua;
anche per voi va bene?

le ochette
Quà , quà , quà!

Bianca
C'è l'erba fresca ed acqua in quantità;
vi piace questo posto?

le ochette
Quà , quà , quà!

Narratore
Le ochette si misero a sguazzare nello stagno e Bianca si accomodò ai piedi del salice per riposare; senza accorgersene si addormentò, ma ben presto alcune voci la destarono.



i nani
(entrando)
Pim pum, pim pam!
Le radici difendiam,
custodiamo oro ed argento,
siamo sempre in movimento,
pim pum, pim pam,
noi del bosco i nani siam!

nano: Guardate quante belle ochette bianche!
nano: Da dove son venute? Sembran stanche!
nano: Sono certo arrivate da lontano.
nano: Non facciamo rumore, parla piano.
nano: Come dev'esser morbida la piuma!
nano: Se almeno ne perdessero qualcuna
la prenderei per farmi un cuscinetto.

nano: Io non ce l'ho davvero, nel mio letto!
nano: Io ho provato con la segatura,
e non si dorme bene, perché è dura.
nano: Ma di piume, puoppo, non ne abbiamo.
10° nano: Si sveglia la bambina, via, scappiamo!

(via)

Bianca
Ho visto i nani, erano proprio là.
Ho dormito? Ho sognato?

le ochette
Quà , quà , quà!

(via tutti)



Narratore
Appena a casa, Bianca raccontò in gran segreto la sua avventura al fratellino, e insieme si convinsero che avevano veramente visto i nani. Ma per quanto li cercassero ancora nel bosco, e tornassero sovente dove li avevano incontrati, quelli non si lasciarono più vedere. I due bambini, però, non li dimenticavano. Passò del tempo, le pecore furono tosate e le oche spiumate; un giorno il babbo disse ai bambini che andava al mercato a vendere lana e piuma, e che avrebbe portato a casa il regalo promesso. Che cosa desideravano? Bruno rispose che non volevano niente dal mercato; desiderava serbare per sé un sacco pieno di lana, e Bianca ne desiderava uno pieno di piume. Il babbo rimase meravigliato, ma li accontentò. Bruno e Bianca presero i loro sacchi sulle spalle e se ne andarono nel bosco.

Bruno
Io stavo zitto zitto sotto al pino
e i nani mi passavano vicino.

Bianca
Sotto il salice quieta me ne stavo,
i nani eran vicini e li ascoltavo.

Bruno
Però non vogliono essere osservati
e appena m'hanno visto son scappati.

Bianca
Nel prato i nostri doni ora posiamo,
chiamiamo i nani e lesti ce ne andiamo.

Bruno e Bianca
(cantano)
I nani del bosco
nascosti se ne stan,
ma questa bella lana
in regalo accetteran.

I nani del bosco
tra poco qui verran
e queste bianche piume
in regalo accetteran.
I nani del bosco
i doni troveran
e certo più contenti
questa notte dormiran!

(i bambini si nascondono, sbucano i nani)

nano: Perché quei due bambini ci han chiamati?
nano: Son stati qui un momento e son scappati.
nano: Han posato due sacchi, che sarà?
nano: Io non resisto alla curiosità!
nano: lo mi avvicino a dare un'occhiatina...
nano: Questo è pieno di piuma bianca e fina.
nano: Questo è pieno di lana. Che bellezza!
nano: Sarà proprio per noi questa ricchezza?

Bruno e Bianca
(nascosti cantano)
I nani del bosco
i doni troveran
e certo più contenti
questa notte dormiran!

nano: Ma certo che è per noi, non hai sentito?
10° nano: Questo è proprio il regalo più gradito!
11° nano: Quei due bambini sono molto buoni.
12° nano: Torniamo a casa con i nostri doni.

(via tutti)



Narratore
Passarono dei mesi e venne il tempo del Natale. Bruno e Bianca aspettavano con gioia quel giorno; l'unica cosa che li rattristava era che non avrebbero avuto l'albero di Natale come lo avevano visto in casa di bambini più ricchi di loro. La mamma diceva che un abete nel bosco sarebbe stato presto trovato, ma che erano troppo poveri per potersi comperare tutti gli ornamenti necessari, palline d'argento, stelle d'oro, ciondoli variopinti. I bambini capivano che la mamma aveva ragione, ma sovente, quando erano soli, sospiravano, pensando all'alberello desiderato. Alla vigilia di Natale vi fu trambusto in famiglia per gli ultimi preparativi, e tutti si coricarono presto; ma un po' prima di mezzanotte, pian piano, l'uscio di casa si aprì.

(entrano i nani, trascinando una slitta su cui è legato un albero di Natale tutto ornato)

nano: Venite avanti piano, zitti zitti!
nano: Se qualcuno ci vede siamo fritti.
nano: Abbiam fatto fatica nella neve!
nano: Non credevo che fosse così greve.
nano: Io dico che è una bella improvvisata.
nano: Quei bambini l'han proprio meritata.
nano: Chissà che festa, chissà che battimani!
nano: Capiranno che è il dono di noi nani?
nano: Bisognerebbe farglielo sapere.
10° nano: Facciamoci sentire e non vedere.

Tutti i nani
(cantano)
I nani del bosco tra poco spariran,
ma l'albero lucente ai bambini lasceran!

(entrano gli Angeli con musica, fanno un volo e si dispongono intorno all'albero; i nani si nascondono a mezzo fra le quinte; entrano Bruno e Bianca e si inginocchiano ai lati dell'albero; tutti cantano un Canto di Natale)





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