Storia di Davide

Disegni di Margherita e Chiara
a otto e sette anni

Davide pastore in Israele
Davide era un giovane pastore, l’ultimo figlio di una numerosa famiglia contadina di Israele.
Tutti i giorni Davide andava al pascolo con il gregge e, mentre le pecore brucavano l’erba, lui cantava, accompagnandosi con la cetra. (*) I suoi fratelli maggiori intanto erano nei campi a coltivare la terra. Purtroppo in quegli anni il popolo di Israele era in lotta col vicino popolo dei Filistei.
Molti giovani venivano chiamati alle armi per andare a combattere, e anche i fratelli di Davide dovettero partire per la guerra. Solo Davide rimase a casa, perché era ancora troppo giovane per combattere.

(*) Canto di Pierangelo Comi "Custodiscimi o Dio nel tuo Amore"


La sfida di Golia agli israeliti
I due eserciti erano accampati sulle colline, da un lato e dall’altro di una verde vallata.
Ogni giorno un uomo gigantesco - di nome Golia - usciva dall’accampamento filisteo per sfidare gli Israeliti. Questi ultimi non avevano mai visto un guerriero così spaventoso prima di allora! Egli indossava una scintillante armatura di bronzo, teneva in mano una lunga lancia e il suo scudiero reggeva un enorme scudo. Ogni giorno il gigante Golia scendeva nella valle tra le colline e, rivolto all’esercito di Israele, gridava con voce di sfida: “Uno di voi venga a combattere contro di me. Se riuscirà a vincermi, noi filistei saremo vostri schiavi, ma se vincerò io, voi sarete schiavi nostri. Venga dunque, uno di voi!”
I guerrieri di Israele erano atterriti dalla sfida di Golia.


Davide ascolta la sfida di Golia
Un giorno Davide si trovava a badare al gregge quando Iesse, suo padre, gli chiese di andare dai suoi fratelli per avere notizie e per portare loro un po’ di viveri.
Davide andò all’accampamento israelita e, mentre parlava con i fratelli, il gigante Golia si presentò per lanciare la sua sfida. E Davide vide il terrore dipinto sul volto dei soldati di Israele.


Davide chiede di poter affrontare Golia in nome di Israele
In quegli anni il re di Israele era Saul. Allora Davide si recò da Saul e chiese al re di poter andare a combattere contro Golia in nome di Israele. “È impossibile - rispose Saul - tu sei solo un ragazzo, mentre quel gigante è forte e ti distruggerebbe in un momento”. “Ascoltami, o Re - insistette Davide - le greggi di mio padre, che io conduco al pascolo, a volte sono attaccate da leoni e da orsi e io li ho affrontati e uccisi molte volte. Perciò sarò in grado di fare la stessa cosa con questo gigante. Se Dio mi ha salvato dai leoni e dagli orsi, oggi mi farà vincere anche il gigante Golia”. Sentendo quanta fede aveva Davide nell’aiuto del Signore, il re Saul acconsentì alla sua richiesta.

Davide uccide il gigante Golia
Davide si rifiutò di indossare un’armatura, prese soltanto la sua sacca da pastore e la sua fionda. Raccolse qualche pietra rotonda dal torrente, la mise nella sacca e si avviò contro Golia.
Quando Golia vide il ragazzo si mise a ridere e lo prese in giro con parole di disprezzo, ma Davide gli disse: “Tu vieni a combattere con le tue armi e la tua forza, ma io vengo nel nome del Signore, il Dio d’Israele”.
Allora il Golia avanzò contro Davide. Il ragazzo, svelto, prese una pietra dalla sacca, la mise nella fionda e la lanciò con precisione e con forza contro Golia. La pietra colpì violetemente Golia proprio in mezzo alla fronte, e il gigante crollò a terra. Davide allora si avvicinò e trafisse Golia con la sua stessa spada.


Saul non accetta che Davide sia il suo successore
Alcuni anni dopo, il profeta Samuele fu mandato da Dio a scegliere il futuro re di Israele, come successore di Saul dopo la sua morte. E Samuele scelse Davide.
Così, da quel momento, Davide andò a vivere nella reggia di Saul. Ma Saul era invidioso delle doti e della fama di Davide. Questo sentimento ingigantì pian piano nel cuore di Saul, al punto che decise di uccidere David. Perciò Davide dovette fuggire e si stabilì in un accampamento nel deserto.


Davide cambia il cuore di Saul
Avvenne poi che una notte - durante una nuova battaglia con i Filistei - Davide entrò nella tenda del re Saul. Lo trovò addormentato a fianco della sua lancia, e invece di ucciderlo gli portò via la lancia per mostrargliela al mattino seguente. Voleva dimostrargli che non provava rancore per il suo odio e che lo rispettava come Re.
Allora il re Saul capisce la grandezza di Davide perché è colpito dalla sua decisione di risparmiarlo e gli chiede perdono.
Da quel momento Saul accettò serenamente che Davide fosse il suo successore come nuovo re d’Israele.




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